IL RE M'INTRODUSSE NELLA CELLA DEL VINO

Cantico dei Cantici 2,4

Dice: M'introdusse nella cella del vino e ordinò in me la carità. Queste parole mi fan pensare che la sublimità di questa grazia sia molto grande. Si può dare a bere del vino in maggior o minore quantità; poi, da un vino buono passare a un altro migliore, e inebriare, ubriacare una persona più o meno fortemente. Così delle grazie di Dio.

A uno il Signore dà il vino della divozione in poca quantità, a un altro ne dà di più, e a un terzo in tal maniera da cominciare a trarlo fuori di sé, dalla sua sensualità e da tutte le cose del mondo. Ad alcuni dà gran fervore nel suo servizio; ad altri dà impeti, e ad altri amore del prossimo sì ardente da non far ad essi sentire - tanto ne sono accesi - le fatiche che ne devono sostenere. Tuttavia, le parole della sposa indicano una misura assai più grande.

Dice che è stata introdotta nella stessa cantina affinché vi si arricchisse senza alcuna misura.

Pensieri sull'amore di Dio, Capitolo 6,3

S.Teresa d 'Avila